Come scegliere il giusto SPF in base al fototipo: il test

Come scegliere il giusto SPF in base al fototipo: il test

Spf, o sun protection factor, è l’indicatore della protezione solare dai raggi UVB, responsabili di eritemi, ustioni e scottature. Ma come scegliere il corretto SPF per la propria pelle, o per la precisione, per il proprio fototipo? Ecco il test per scoprirlo.

SPF: la protezione del tuo fototipo

I raggi ultravioletti si dividono in:

  • UVC: bloccati dall’ozonosfera.
  • UVB: parzialmente filtrati dall’atmosfera terrestre.
  • UVA: oltrepassano anche i vetri. Presenti tutto l’anno, anche quando il cielo si presenta nuvoloso. Grazie a questi raggi la pelle risulta abbronzata, eppure i rischi sono spesso sottovalutati, poiché il danno non si percepisce immediatamente sulla pelle. Questi raggi, oltre a provocare arrossamenti, generano una grande produzione di radicali liberi che alterano il ruolo delle cellule, generando, dopo un’esposizione ripetuta, invecchiamento cutaneo, rughe e macchie.

Una buona crema solare, quindi, dovrebbe bilanciare la protezione dai raggi UVB e quella dai raggi UVA.

Scale di protezione standard di una crema solare

La crema solare col corretto SPF rispetto al vostro fototipo è l’elemento essenziale per la cura della pelle. Eppure, le creme non sono infallibili, poichè la protezione dai raggi ultravioletti è parziale. Per questo, negli ultimi anni, sono state realizzate delle scale standard per indicare i filtri solari, di modo che vi sia un modo univoco di confronto.

Le categorie standard di protezione sono 4:

  • protezione bassa (da 6 a 10)
  • media (15-20)
  • alta (30-50)
  • molto alta (50+).

Tuttavia, le creme con un valore protettivo inferiore a 15 non proteggono dai raggi UV, per questo è importante utilizzare una protezione alta o molto alta. Ogni indice solare corriponde ad una percentuale di UVB bloccati, ma anche un spf ad alta protezione non significa “schermo totale”, perchè non bloccano tutti gli effetti dannosi degli ultravioletti.

Ecco perchè, oltre alla crema, è necessario anche limitare gli orari e i tempi di esposizione al sole. Il fotoinvecchiamento è reale: la pelle subisce un decadimento accelerato quando esposta ai raggi UV. Il capitale solare è la quantità di raggi UV che la pelle può assorbire prima che venga danneggiata dall’esposizione, una volta che il capitale finisce le cellule danneggiate non si riparano più.

Le scorciatoie per abbronzarsi in fretta, quali le lampade solari, emettono fino a 12 volte l’UVA del sole. Per questo è essenziale per le normative europee che i prodotti solari contengano protezione anti UVA almeno 1/3 rispetto a quella UVB. Ogni tipologia di pelle richiede un fattore protettivo consono. In tutti i casi la protezione agli UVA dev’essere per tutti.

Filtri fisici o filtri chimici: quale scegliere

Non tutte le creme solari sono uguali: possono proteggere la pelle tramite assorbimento e dispersione, oppure rifrazione. Le creme che si assorbono agiscono tramite filtri di tipo chimico. I filtri fisici, o inorganici, hanno proprietà schermanti verso i raggi UV: sono formati da piccole particelle minerali che riflettono i raggi solari; non trattengono il calore e non penetrano nella pelle, non venendo neanche alterati dalle radiazioni solari. Sostanze inerti, fotostabili e sicure per la salute della pelle, quali l’ossido di zinco e il biossido di titanio.

I filtri chimici, o organici, sono, invece, sostanze di sintesi, che catturano l’energia delle radiazioni UV evitando che queste raggiungano e danneggino le cellule del derma. Una volta assorbite, queste modifiche, scompongono le radiazioni del sole, trattengono l’energia e la rilasciano sottoforma di calore, aumentandone la percezione sulla pelle. Filtri solari più economici, ma anche più rischiosi per la pelle che può essere soggetta a reazioni fotochimiche. I filtri chimici sono dannosi per l’organismo umano, ma anche altamente inquinanti per l’ambiente: possono portare a modificazioni genetiche delle specie animali.

L’utilizzo di filtri fisici, rispetto a quelli chimici, minimizza il rischio di allergie e sensibilizzazione cutanea. I filtri fisici hanno un profilo tossicologico più sicuro e sono eco-sostenibili.

Come scegliere il giusto SPF in base al  fototipo: il test

Il test per scoprire il tuo fototipo e scegliere il giusto SPF

L’importanza di conoscere il proprio fototipo è essenziale per salvaguardare la salute della pelle.

Il fototipo – colori di occhi, incarnato e capelli – condiziona il livello di fragilità al sole. Più il fototipo è alto, maggiore è il tempo di esposizione al sole consentito. È essenziale valutare le modalità di protezione più opportune a seconda del proprio fototipo.

Scegli le tue caratteristiche e somma i punti per ottenere il tuo fototipo.

Di che colore hai gli occhi?

Verde/azzurro chiaro = 0

Verde/azzurro = 1

Castano chiaro = 2

Castano scuro = 3

Nero = 4


Di che colore hai i capelli?

Rossi = 0

Biondi = 1

Castani = 2

Neri = 3


Di che colore hai la pelle?

Bianco latte = 0

Chiara = 1

Mediamente chiara = 2

Olivastra = 3

Scura = 4

Nera = 5


Dopo l’esposizione al sole ti vengono le lentiggini?

Si, su viso e corpo = 0

Poche solo sul viso = 1

No = 2


Dopo un’esposizione al sole, ti scotti?

Sempre = 0

Spesso = 1

Raramente = 2

Mai = 3


Ti abbronzi?

Mai = 0

Dopo tanto tempo = 1

Ci vuole qualche giorno = 2

Dopo qualche ora = 3


Risultati (sommando i punti di ogni risposta).

DA 0 A 2 PUNTI : Fototipo 1. Hai l’incarnato latteo, lentiggini, occhi azzurri e capelli rossi: ti scotti sempre e non ti abbronzi mai. Accortezze: opta per un spf molto alta, per non rischiare di scottarti.

DA 3 A 7 PUNTI : Fototipo 2. Pelle chiara, occhi azzurri-verdi e capelli biondi-castano chiari: ti scotti facilmente e ti abbronzi con difficoltà. Accortezze : opta per una protezione alta.

DA 8 A 12 PUNTI : Fototipo 3. Pelle chiara, capelli e occhi castani: medio rischio di scottature, possibilità di abbronzarsi. Accortezze : utilizza una spf medio-alta, diminuisci la frequenza di applicazione nei giorni seguenti all’esposizione.

DA 13 A 17 PUNTI : Fototipo 4. Pelle olivastra, occhi e capelli scuri: ti scotti di rado e ti abbronzi con facilità. Accortezze: iniziare con una protezione media e decrescere la frequenza di applicazione una volta passato qualche giorno.

DA 18 A 19 PUNTI : Fototipo 5. Pelle olivastra, occhi scuri e capelli neri: ti abbronzi intensamente. Accortezze: opta per una protezione bassa.

20 PUNTI: Fototipo 6. Pelle e occhi scuri, capelli neri: non ti scotti mai. Accortezze: l’spf è utile a prevenire i danni del sole, scegli quello a bassa protezione.

Perchè l’SPF non serve solo al mare

La pelle è vulnerabile al sole anche e soprattutto in città, dove, combinata all’inquinamento, risulta provata. L’utilizzo di protezioni solari col giusto SPF rispetto al vostro fototipo non deve considerarsi limitato all’estate, poiché l’esposizione ai raggi è sempre verificata.

“Non voglio mettere la crema solare perchè non mi abbronzo!”

Questo pensiero comune è, in realtà, un falso mito. Al contrario, la crema solare garantisce un’esposizione al sole graduale che risulta in un abbronzatura più duratura.

Il consiglio degli esperti è di applicare l’spf frequentemente e in maniera abbondante, soprattutto se si pratica attività fisica sotto il sole. Inoltre, è bene diversificare, utilizzando una protezione per il viso diversa da quella per il corpo.