L’acido ialuronico è uno dei protagonisti indiscussi in dermocosmesi e medicina estetica. Se ne parla in tv, negli spazi dedicati al beauty and wellness, negli spot pubblicitari e ovviamente qui sul web. In pratica sembra quasi di conoscerlo, come se fosse un elemento familiare e quotidiano. Tuttavia quello che davvero si sa sull’acido ialuronico è molto poco, per giunta spesso non corretto. Oggi metteremo ordine nel caos di informazioni e sfateremo pure qualche falso mito.
Cos’è l’acido ialuronico
L’acido ialuronico è una molecola presente nell’organismo, nei tessuti connettivi, generato da cellule chiamate fibroblasti. Si trova ad esempio nelle articolazioni, nei tendini, nel cordone ombelicale, nel liquido sinoviale e nell’occhio. Nonostante il nome, in realtà si tratta di un sale, che ha la capacità di trattenere l’acqua, fornendo idratazione, volume ed elasticità. Con il tempo la sua quantità e qualità nel corpo, si riduce, quindi la pelle si assottiglia e compaiono i primi inestetismi.
Quello ampiamente utilizzato nei prodotti e trattamenti, è sintetizzato da colture batteriche di origine vegetale. Il suo effetto varia in base al peso molecolare, basso, medio, alto. Più è basso, più penetra in profondità nutrendo la cute, rimpolpando i distretti anatomici, con effetto anti-age. Anche quando ha peso alto, l’acido ialuronico funge da schermatura protettiva sull’epidermide, cioè lo strato più superficiale della pelle. Quindi difende dai raggi solari e contrasta i radicali liberi.
Grazie all’acido ialuronico si forma un cuscinetto di acqua su cui poggia il collagene, in modo che i tratti del viso sono più definiti e tonici. La formula più efficace è quella in cui c’è un giusto equilibrio tra i diversi pesi molecolari. In questo modo si fornisce il necessario ad ogni strato cutaneo, sfruttando in pieno tutte le peculiarità di questa sostanza.
4 cose sulla molecola della giovinezza
Sull’acido ialuronico si dice tutto e il contrario di tutto. Per alcuni, pare sia l’elisir dell’eterna giovinezza. Altri invece lo descrivono come inutile, se non addirittura nocivo. Dove sta la verità? Ecco 4 punti importanti su cui fare chiarezza una volta per tutte.
Effetti collaterali. L’acido ialuronico è un componente naturale, presente nei mammiferi e nei batteri. Solo in rari casi si verificano reazioni allergiche o irritazioni. Ciò accade ad esempio per interazione con prodotti o procedure a base di silicati, metacrilati o filler non assorbibili.
Durata. L’effetto dell’acido ialuronico non è permanente perché la sua funzione è essenzialmente biorivitalizzare e correggere i distretti del viso più segnati dal tempo. A seconda del soggetto e del risultato, occorrono più applicazioni ripetute perché si assorbe, disperde ed esaurisce di efficacia.
Integrazione. Assumere l’acido ialuronico tramite sieri o filler è la via più breve. Tuttavia, si può integrarne l’effetto con uno stile di vita adeguato. L’alimentazione ad esempio è un più che valido aiuto. I cibi con alto contenuto di antiossidanti sono indicati alla produzione di questa molecola. I nutrienti fondamentali sono quelli che garantiscono apporto di vitamine A, C, E, polifenoli e omega-3. Nel dettaglio ecco i macro gruppi alimentari:
- Frutta – uva, ananas, arance, limoni, kiwi, melograni, mirtilli e albicocche
- Verdura – carote, cetrioli, spinaci, zucca, finocchi, cavolfiori
- Carni – pollo e tacchino
- Pesce – tonno, sgombro, salmone, aringhe
Età. Spesso si pensa che l’acido ialuronico sia indicato solo per le pelli mature ma non è così. Infatti per una maggiore efficacia nel tempo, come al solito, prevenire è meglio che curare. Iniziando già tra i 25 e i 35 anni, si amplificano i risultati e si mantengono più a lungo. Per finire i suoi effetti non sono solo anti invecchiamento ma anche anti batterici, cicatrizzanti e antiinfiammatori