Le emozioni si leggono sul viso, però restano anche scritte sulla pelle. Ridere, sorridere, piangere, arrabbiarsi o semplicemente concentrarsi, lascia segni che col tempo diventano tratti distintivi permanenti. A volte arricchiscono e sottolineano il fascino e la personalità, in altri casi si trasformano in fastidiosi inestetismi. Le rughe d’espressione purtroppo compaiono piuttosto precocemente, a volte già intorno ai 20-25 anni.
Si tratta una condizione che coinvolge sia uomini che donne, con manifestazioni diverse in base a genetica e stile di vita. Si generano in seguito a ripetuti movimenti della mimica facciale in combinazione con una progressiva perdita di elasticità dei tessuti. In pratica, prima o poi compaiono sul volto di tutti, però non per questo bisogna rassegnarsi e tenersele. Vediamo quindi come contrastare le rughe d’espressione e renderle meno invadenti.
La “mappa” delle emozioni sul viso
Le rughe d’espressione, si dividono innanzi tutto in “dinamiche” e “statiche”. Le prime si formano tramite contrazione dei muscoli facciali, però scompaiono in condizione di riposo. Quelle statiche invece sono appunto permanenti, perché in quei punti la pelle ha assunto una conformazione specifica e un atteggiamento durevole. Quindi, più passa il tempo, più c’è la possibilità che le rughe si trasformino da dinamiche a statiche. Oltre a questa fondamentale distinzione, le rughe si identificano pure per convenzione tecnica, in base all’area in cui sono localizzate. Ecco la mappa delle più comuni e diffuse:
- Frontali o glabellari. Compaiono sulla fronte o nella parte centrale tra le sopracciglia.
- Perilabilai. Si sviluppano ai lati delle labbra e vengono dette pure “a codice a barre”.
- Nasolabiali. Sono le rughe d’espressione accanto alle narici e verso i bordi della bocca.
- Perioculari. Note anche come “zampe di gallina”, si formano agli angoli degli occhi.
Rughe d’espressione cause e rimedi
Quando si tratta di rughe d’espressione entra in gioco la naturale manifestazione delle emozioni e il fisiologico invecchiamento cutaneo. L’organismo in sostanza produce sempre meno collagene ed elastina. Dunque la pelle perde la sua capacità rigenerante. Inoltre l’epidermide si assottiglia, si una riduzione dello strato adiposo sottocutaneo e del volume osseo. Tuttavia, l’esposizione ai raggi UV, la quantità di radicali liberi e le abitudini quotidiane, hanno potere di accelerare o ritardare la comparsa di solchi sul volto. Le contromisure più immediate e naturali sono: alimentazione, ginnastica facciale, idratazione e sonno di qualità. Queste strategie però da sole non bastano a garantire un risultato soddisfacente, o comunque a mantenerlo nel tempo. Ecco quindi i rimedi più efficaci per le rughe d’espressione.
Cosmetici e integratori. L’offerta sul mercato spazia tra sieri e creme idratanti, sia naturali che sintetizzate. Inoltre, per colmare il fabbisogno di nutrienti, sono utili prodotti con apporto di vitamine (E, B, C), acido ialuronico, antiossidanti, collagene e retinoidi.
Radiofrequenza. Si sfrutta l’azione delle onde elettromagnetiche per riscaldare lo strato profondo della pelle, stimolando i fibroblasti, con produzione di collagene e acido ialuronico.
Laser. Stesso principio termo-stimolante ma con fasci di luce che innescano reazione biologica.
Ultrasuoni. Con le onde e le vibrazioni i tessuti si contraggono riacquistando tono ed elasticità.
Botulino. Iniezioni locali di questa famosa tossina, bloccano l’attività dei muscoli facciali e ritardano il processo di trasformazione delle rughe d’espressione dinamiche in statiche. La procedura può dare effetti collaterali e va effettuata da operatori specializzati in medicina estetica.
Filler. Si tratta di iniezioni riempitive, di solito a base di acido ialuronico per aumentare la densità e il volume della pelle, colmando i solchi. In alternativa si usa il grasso autologo (lipofilling).
Peeling chimici e microdermoabrasione. Sono entrambe procedure che creano un effetto esfoliante, per implementare il rinnovamento cellulare.